Secondo una nuova ricerca una dieta ricca di sale, associata a scarsa attività fisica potrebbe risultare dannosa per la salute mentale nelle persone più anziane.

Lo studio pubblicato sulla rivista Neurobiology of Aging, riferisce che le persone anziane che conducono uno stile di vita sedentario e che fanno  uso eccessivo di sale nella loro dieta, aumentano il rischio di malattie non solo  cardiache  ma anche   mentali.

Lo studio longitudinale durato tre anni, ha preso in considerazione il consumo di sodio ed i livelli di attività fisica di 1.262 persone anziane sane, uomini e donne,residenti in Canada.

L’utilizzo di un questionario di frequenza alimentare, sottoposto a ciascun  partecipante alla ricerca, ha permesso di valutare il grado di consumo di sodio con livello basso , medio e alto .

Il team di ricercatori successivamente, ha  utilizzato una versione modificata del Mini-Mental State Examination, per misurare la funzione cognitiva nei partecipanti.

I risultati dello studio hanno dunque dimostrato che una dieta ricca di sodio, combinata a scarso esercizio fisico risulta particolarmente dannosa per le prestazioni cognitive delle persone  più anziane.

I ricercatori, guidati dalla Dr.ssa Alexandra Fiocco dell’Università di Toronto, in Canada, hanno affermato che i risultati potrebbero avere importanti implicazioni per la salute pubblica,  sottolineando l’importanza di aver individuato una prova importante che evidenzi come l’assunzione di sodio possa essere pericolasa, non solo per la salute del cuore, ma anche per quella del cervello

La Dr.ssa Fiocco ha detto: “La buona notizia è che le persone sedentarie che hanno ridotto l’apporto di sale durante i tre anni che sono stati seguiti nella ricerca, non hanno mostrato nessun declino cognitivo”.  la riduzione del sale nella dieta, specialmente in condizioni di scarsa attività fisica quindi puó migliorare la salute mentale nelle persone più anziane.

Il Dr. Carol Greenwood, uno degli autori dello studio ha aggiunto: “I dati dello studio sono particolarmente rilevanti, in quanto sappiamo che sgranocchiare snacks con elevato contenuto di sale durante attività sedentarie, come guardare la TV o stare davanti al computer, è ormai divenuto un passatempo frequente per molti adulti. “

L’intero articolo è liberamente scaricabile cliccando sul seguente link:
http://www.actiononsalt.org.uk/news/salt/2011/55032.pdf

Francesca Trinastich