La vitamina K difende le nostre ossa, potenziandone la loro struttura e può essere assunta sia da uomini che da donne. Lo afferma un nuovo studio spagnolo condotto dall’ Universitat Rovira i Virgili di Reus. I risultati, pubblicati su Bone, hanno mostrato che il consumo della vitamina K era associato con una più alta densità minerale ossea (BMD).

I ricercatori, guidati dalla Dr.ssa Monica Bullo, dicono che i risultati del presente studio hanno evidenziato, per la prima volta, un’associazione diretta tra l’assunzione con la dieta di vitamina K e le misurazioni quantitative ad ultrasuoni del calcagno, il che suggerisce che la vitamina K ha un ruolo diretto nelle caratteristiche qualitative dell’osso con la densità minerale ossea, in una coorte di soggetti anziani caucasici con abitudini alimentari sane.

Esistono due forme principali di vitamina K: la fillochinone, conosciuta anche come fitonadione, (vitamina K1) si trova generalmente nelle verdure a foglia verde come la lattuga, broccoli e spinaci, rappresenta il 90% circa della vitamina K presente in una tipica dieta occidentale; la menachinone (vitamina K2)  rappresenta solo il 10% e si trova generalmente nella carne animale ed in prodotti alimentari fermentati come il formaggio, ma puó anche essere sintetizzata dalla nostra microflora intestinale.

Il recente studio spagnolo ha voluto esaminare il consumo della vitamina K proveniente da una dieta che includeva verdura, carne e latticini, senza far differenza fra le varie forme di vitamina K esistenti.

Hanno partecipato allo studio 200 persone anziane, sia uomini che donne, con un età media di 67 anni. I soggetti sono stati invitati a completare un questionario di frequenza di consumo alimentare, con domande su abitudini alimentari e stile di vita e poi sono stati seguiti per 2 anni.

Test ad ultrasuoni sono stati utilizzati per valutare lo stato dello scheletro, basandosi sulla densità minerale ossea (BMD). I risultati hanno mostrato che per ogni aumento di 100 microgrammi nel consumo di vitamina K si osservava un aumento di 0,008 g/m2 della densità minerale ossea.

Gli effetti positivi della vitamina K possono essere facilmente compresi. La osteocalcina è  una proteina essenziale affinchè il corpo possa utilizzare il calcio nel tessuto osseo, ma  per attivarsi e poter svolgere la sua funzione, dipende dalla vitamina K. Quindi senza adeguati livelli di vitamina K la osteocalcina resta inattiva ed è per questo inefficace.

Dunque il consumo di una dieta ricca in vitamina K fortifica le nostre ossa. L’aumento del consumo di vitamina K risultava associato in modo significativo ad una minore perdita della densità minerale ossea e quindi è ragionevole pensare  come  tale nutriente riduca la vulnerabilità legata a problemi tipici dell’età avanzata ( osteoporosi o fratture).

Per poter leggere l’abstract dell’articolo cliccare sul seguente link:
http://www.sciencedirect.com/science?_ob=ArticleURL&_udi=B6T4Y-52GG7MB-1&_user=10 _coverDate=03%2F27%2F2011&_rdoc=1&_fmt=high&_orig=gateway&_origin=gateway&_sort=d&_docanchor=&view=c&_acct=C000050221&_version=1&_urlVersion=0&_userid=10&md5=a4ce330c2793e2ef417bd42cb0f1000e&searchtype=a