La sindrome premestruale colpisce molte donne in età fertile e quasi tutte avvertono l’arrivo del ciclo mensile con sensazioni più o meno intense e soggettive.

La maggioranza delle donne soffre leggeri sintomi premestruali sia a livello fisico che psicologico, mentre l’8-20% delle donne soffre sintomi più severi. Emozionalmente, si va dal semplice nervosismo a manifestazioni psicologiche più intense e, a livello fisico, i sintomi sono molti e diversi, come gonfiore addominale, tensione mammaria, stanchezza, dolori, mal di testa ecc.

Quindi diventa importante la possibilità di migliorarne i sintomi correlati che comportano significativi cambiamenti psicologici, stress, depressione e che in alcuni casi, possono perfino compromettere l’attività quotidiana e  la vita sociale.

Un recente studio condotto dall’Università del Massachusetts (Harvard University) e dall’Università dello Iowa, suggerisce che una dieta ricca in vitamine del gruppo B, in particolare la tiamina (B1) e riboflavina (B2), puó ridurre del 35% l’incidenza della sindrome premestruale (PMS).

Secondo lo studio, che è stato pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, l’associazione tra le vitamine del gruppo B e la PMS è facilmente comprensibile da un punto di vista biologico, dato che queste vitamine, in particolare la tiamina e la riboflavina, giocano un ruolo importante nella sintesi di vari neurotrasmettitori che sono coinvolti nella PMS.

Ai fini della ricerca sono stati utlilizzati i dati del “Nurses’ Health Study II cohort” dove avevano partecipato 1,057 donne con PMS e 1,968 donne senza PMS. Dall’analisi dei dati ottenuti i ricercatori hanno osservato che le donne che durante 2 o 4 anni prima della diagnosi avevano assunto grandi quantità della vitamina riboflavina mostravano una riduzione del 35% nell’incidenza del PMS rispetto alle donne che ne avevano assunto basse quantità.

I ricercatori quindi suggeriscono l’utilizzo della vitamina B, incrementandone l’apporto attraverso la dieta quotidiana.

Sembra che tali effetti non si riescano ad ottenere con l’esclusivo utilizzo di integratori vitaminici.

In generale, le vitamine del gruppo B, si trovano in alimenti come il lievito di birra, il germe di grano, nel fegato, nell’ortica, nella pappa reale, polline, spirulina, riso intero, grano intero, nei legumi, nella nocciola, nella mandorla, nella noce, nel tuorlo d’uovo, nella carne di maiale, negli ortaggi verdi freschi, nelle patate. In particolare la riboflavina è abbondantemente presente in natura e si trova nelle verdure, nel lievito e soprattutto nel latte, nel fegato, nel cuore, nel rene e nell’albume dell’uovo.

Potete leggere l’abstract dell’articolo cliccando sul seguente link:
http://www.ajcn.org/content/early/2011/02/23/ajcn.110.009530.abstract