Lo studio ENCORE, recentemente pubblicato nell’ “Archives of Internal Medicine” dal Dr. James A. Blumenthal e dai suoi colleghi, dimostra come l’esercizio fisico e la perdita di peso promuovano gli effetti della dieta DASH provocando una maggiore riduzione della pressione sanguigna.
Un totale di 144 partecipanti, con preipertensione o con ipertensione stadio I, sono stati randomizzati a seguire per 4 mesi solo la dieta DASH o la dieta DASH combinata con un programma di controllo del peso (che includeva esercizio fisico tre volte alla settimana) o la propria dieta abituale.
I risultati hanno dimostrato che in tutti i casi si ottiene una riduzione della pressione sanguigna, ma nel caso dei partecipanti che seguivano la dieta DASH combinata con il programma di controllo del peso la riduzione della pressione sanguigna era maggiore.
Il Dr. Alan Hinderliter, coautore con il Dr. James A. Blumenthal, durante la sessione scientifica dell’American College of Cardiology (Orlando, Florida 2009) ha presentato i risultati dello studio affermando che la dieta DASH combinata con esercizio aerobico e perdita di peso dava una maggiore riduzione della pressione sanguigna.
Durante l’incontro scientifico il Dr. Alan Hinderliter ha affermato che la novità di questo studio è rappresentata dal fatto che il controllo del peso incrementa il beneficio cardiovascolare ottenuto seguendo la dieta DASH, sottolineando che ciò indica quanto sia importante che la perdita di peso e l’esercizio fisico vengano inclusi in ogni programma che preveda una modifica dello stile di vita dei pazienti con pressione sanguigna più alta del normale.
Commentando un altro aspetto della ricerca che non è stato menzionato precedentemente, il Dr. James A. Blumenthal afferma che questo studio è il primo che realmente mostra come la dieta DASH da sola, senza l’esercizio fisico e la perdita di peso, riduce la pressione sanguigna nei pazienti che seguono la propria dieta abituale, mentre gli altri studi hanno utilizzato il ‘controlled feeding’ dove, invece, sono i ricercatori che forniscono gli alimenti ai partecipanti allo studio.
Durante l’incontro scientifico, lo studio ENCORE è stato criticato e definito troppo piccolo e ‘underpowered’ (basato su un campione insufficiente) per poter giustificare dei cambiamenti nelle linee guida per il trattamento dell’ipertensione.
Il Dr. Blumenthal ha invece sostenuto che lo studio non è ‘underpowered’ dato che il numero dei partecipanti è sufficente per poter individuare le differenze di pressione sanguigna nei diversi gruppi trattati e ha sottolineato che i risultati di questo studio rappresentano un ottimo punto di partenza per poter effettuare uno studio di maggiori dimensioni.
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