E’ disponibile on line il Report del 2014 sul diabete; il documento intende fornire dati scientifici ad un pubblico di professionisti. Hanno partecipato al lavoro numerose associazioni ed istituti tra cui: l’ Agency for Healthcare Research and Quality, l’American Association of Diabetes Educators , l’American Diabetes Association , la U.S. Food and Drug Administration.
29.1 milioni di persone (il 9.3%) della popolazione Statunitense ha il diabete, di queste 21 milioni sono diagnosticate, mentre i restanti 8.1 milioni non sanno di esserne affetti.
Secondo i dati del “2009–2012 National Health and Nutrition Examination Survey estimates applied to 2012 U.S. Census data” gli uomini sono più colpiti delle donne e la fascia di età più interessata è quella che va dai 45 ai 65 anni (13.4 milioni), seguita dagli over 65 (11.2 milioni).
Il diabete ha anche maggiore rilevanza tra le minoranze etniche. Secondo il “2010–2012 National Health Interview Survey and 2012 Indian Health Service’s National Patient Information Reporting System” la prevalenza di questa condizione è del 7,6% tra i bianchi non ispanici, del 9% tra gli asiatici americani, del 12,8% tra gli ispanici, del 13,2% tra i neri non ispanici, del 14.8% tra i portoricani e del 15,9% tra gli indiani d’America e i nativi dell’Alaska. I cinesi hanno invece la prevalenza di diabete più bassa (4,4%).
Per quanto riguarda il trattamento i pazienti sono per lo più in terapia con ipoglicemizzanti orali (56,9%) (da “2010–2012 National Health Interview Survey”), mentre i restanti: terapia con insulina, misto o nessun trattamento sono rispettivamente del 14% circa ognuno.
La complicanze acuta più frequentemente riscontrata è la crisi ipoglicemica: nel 2011 ci sono stati 282.000 accessi nei dipartimenti di emergenza, mentre 175.000 sono stati gli accessi per le iperglicemiche.
Nel 2010 sono deceduti 2361 soggetti adulti per una crisi iperglicemica.
Per quanto riguarda le complicanze croniche:
– il 71% dei diabetici dal 2009 al 2012 era iperteso o in trattamento;
– il 65% aveva livelli di HDL > o = a 100 o era in trattamento;
– la mortalità cardiovascolare, nel periodo 2003-2006, tra i soggetti diabetici era superiore di 1,7 volte rispetto ai non affetti;
– nel 2010 inoltre, i ricoveri per infarto del miocardio sono stati 1,8 volte superiori tra gli adulti con diabete che nella popolazione generale e quelli per ictus cerebri 1,5 volte di più;
– nel periodo 2005-2008, il 28,5% dei diabetici al di sopra dei 40 anni presentava retinopatia diabetica, condizione che può portare alla perdita della vista; il 4,4% presentava una forma severa;
– il diabete è la prima causa di insufficienza renale; nel 2011 è stata la causa del 44% delle nuove diagnosi; 229.000 diabetici erano in dialisi e avevano subito un trapianto di rene;
– nel 2010, il diabete è stata la causa dell’amputazione degli arti inferiori di 73.000 americani; circa il 60% di tutte le amputazioni di gamba non traumatiche, tra le persone al di sopra dei 20 anni, si verificano nei soggetti diabetici.
Quali i costi del diabete negli Stati Uniti? Il diabete costa 245 miliardi l’anno, di cui 176 miliardi in costi medici diretti e 69 miliardi di costi indiretti (perdita di produttività: disabilità, perdita del lavoro, morte prematura). Un diabetico costa in media 2,3 volte di più di una persona non affetta da questa condizione.
Elisabetta Marotti
Per approfondimenti:
http://www.cdc.gov/diabetes/pubs/statsreport14/national-diabetes-report-web.pdf