Già da molti studiosi indicata come uno tra i vegetali più interessanti in nutrizione, la patata dolce tradizionale sembra poter essere “nutrizionalmente sovralimentata” attraverso un semplice e poco costoso trattamento di elettrizzazione. In effetti sembrerebbe che l’esposizione di questo tubero ad una corrente elettrica di bassa intensità sia in grado di aumentarne, di oltre il 60%, il contenuto di polifenoli antiossidanti. Come risaputo, queste sostanze costituiscono una famiglia di composti chimici naturalmente presenti nella frutta e nella verdura che possono esercitare effetti benefici sulla salute umana contribuendo alla prevenzione di molte malattie degenerative e dagli effetti dell’invecchiamento.

Ciò è quanto emerge da una relazione presentata al 244th National Meeting & Exposition of the American Chemical Society.

In questa sperimentazione, il Dr. Hironaka e colleghi dell’Università di Ryukyu, Nishihara, Okinawa, hanno messo le patate dolci in una soluzione salina attraverso la quale veniva fatta passare una corrente elettrica per un tempo pari a 5 minuti.

I migliori risultati sono stati registrati con l’esposizione del tubero ad una intensità di corrente pari a 0,2 ampere di corrente, che ha dimostrato un aumento dell’attività antiossidante delle patate di 1,4 volte, pari ad un incremento del contenuto totale di polifenoli di 1,6 volte rispetto alle patate non trattate. E’ da notare che la patata dolce mostra già di per se un contenuto di antiossidanti pari a 7 volte quello presente nelle altre varietà di patate. Sembrerebbe che questo incremento polifenolico costituisca una reazione difensiva della patata dolce all’esposizione alla corrente elettrica.

In tutti i casi sembrerebbe anche che “l’elettrizzazione” non abbia alcun effetto sul sapore.

Condiderando che le patate dolci rappresentano una delle colture alimentari più importanti al mondo, specie nei paesi in via di sviluppo dove la malnutrizione è un problema serio,

questa scoperta offre un modo semplice per aumentare ulteriormente il ruolo di questo tubero per contrastare il problema della fame.

Ciò anche perché il metodo di trattamento elettrico sperimentato risulta essere poco costoso e semplice da realizzare anche in piccole aziende agricole o nei centri di distribuzione alimentare.

Per maggiori info

http://portal.acs.org/portal/acs/corg/content?_nfpb=true&_pageLabel=PP_ARTICLEMAIN&node_id=222&content_id=CNBP_030544&use_sec=true&sec_url_var=region1&__uuid=ee586097-e3b6-4392-b287-3c5d88f6efa4