I vegetariani a differenza di coloro che non lo sono, sembra abbiano  una ridotta capacità di trasportare ed imagazzinare la carnitina all’interno del muscolo, avendo inoltre una maggior capacità di ritenzione, ossia sembrerebbero in grado eliminarne una minor quantità. Lo afferma una nuova ricerca inglese pubblicata sull’ American Journal of Clinical Nuticion.

La carnitina ha un ruolo essenziale nel metabolismo dei grassi e dei carboidrati,si trova principalmente negli alimenti di origine animale, come la carne rossa ed i latticini. Il 95% della carnitina totale presente nel corpo umano viene imagazzinata nel tessuto muscolare scheletrico.

Poichè  questo amminoacido viene sintetizzato a partire da altri due aminoacidi essenziali (non sintetizzabili dall’organismo a velocità sufficiente per soddisfare le richieste metaboliche), le persone che seguono una dieta vegetariana potrebbero manifestare deficit di carnitina.

I benefici della carnitina :

La carnitina risulterebbe avere molteplici proprietà  benefiche per il nostro organismo.

Oltre ad avere infatti  positive ricadute  sull’apparato cardiovascolare,  sono stati osservati positivi effetti  anche sul sistema nervoso tanto da risultare” dimagrante” ,a causa del suo ruolo nel trasporto di acidi grassi a catena lunga.

Numerosi studi hanno inoltre riportato la sua azione sull’attività muscolare  dove ridurrebbe la formazione di acido lattico e mantenimento del glicogeno, sembra inoltre abbia un azione positiva anche sull’aumento della massa muscolare.

La carnitina, quindi, migliorerebbe la performance sportiva in quelle condizioni dove risulti  importante risparmiare  glicogeno ed ossidare prevalentemente i grassi (maratona, ciclismo di durata, trhiatlon). Essa inoltre permetterebbe agli atleti di lavorare più intensamente e per maggior tempo aumentando l’energia disponibile,poichè trasporta e metabolizza i grassi e li trasforma in energia.

I vari effetti della carnitina a livello dei muscoli sono: aumentare  forza e resistenza, mitigare la stanchezza fisica e mentale, promuovere e sostenere lo sviluppo di nuova massa muscolare, ridurre lesioni e dolori muscolari, accelerare la rigenerazione e quindi la ripresa fisica.

Nonostante i numerosi studi effettuati relativi ai benefici sulla performance sportiva, i pareri sulla  carnitina risultano ad oggi ancora controversi. Chiaramente saranno necessari ulteriori studi, ben condotti e metodologicamente corretti, in grado di  chiarire la reale utilità della carnitina in ambito sportivo.

Lo studio

I ricercatori della scuola di Medicina dell’Università di Nottingham nel Regno Unito, hanno voluto verificare l’ipotesi che la ritenzione della carnitina nel muscolo sia maggiore nei vegetariani rispetto a chi non lo è.

Ai fini dello studio sono state reclutate 17 persone vegetariane e 22 non-vegetariane, i partecipanti erano tutti sani e con un’età media di 22 anni. I volontari hanno partecipato a due studi.

Nel primo studio hanno partecipato 11 persone vegetariane (7 uomini e 4 donne) e 14 persone non-vegetariane (il campione era composto da  uomini che si alimentavano con carni rosse , in media due volte a settimana).

Costoro hanno ricevuto per via endovenosa L-carnitina.  La L-carnitina è lo stereoisomero biologicamente attivo della carnitina.

Nel secondo studio hanno partecipato 8 persone vegetariane di età compresa tra 8-14 anni e 8 persone non-vegetariane. I parecipanti hanno ricevuto 4,5 g di L-carnitina tartrato, disciolti in 200 ml di acqua e sono stati invitati a raccogliere le loro urine ogni 24 ore.

I risultati dello studio hanno evidenziato  che  nei vegetariani la carnitina risultava in concentrazioni più basse sia nel sangue che nei muscoli, rispetto ai non-vegetariani. In particolare la concentrazione plasmatica totale di carnitina risultava del 16% più bassa nei vegetariani, rispetto ai non-vegetariani, cosí come il contenuto di carnitina muscolare totale, era del 33% più basso ed i livelli del trasportatore e dell’espressione proteica erano del 37% più bassi.

A favore dei vegetariani è stata osservata una maggiore ritenzione di carnitina, dopo aver assunto una singola dose di L-carnitina, cosí come dopo 24 ore l’escrezione di carnitina totale nelle urine risultava ridotta del 58% .

Nonostante ció, dopo un duro allenamento, è possibile che le persone che seguono una dieta vegetariana mostrino un deficit funzionale di L-Carnitina, ed in tal caso si possono assumere degli integratori oppure optare per alimenti vegetariani arricchiti con sostanze nutritive, come hamburger di soia o hot dog di soia.

Esistono anche fonti naturali di carnitina quali: noci e semi, legumi, verdure come carciofi, asparagi, barbabietole, broccoli, cavoletti di bruxelles, aglio,  prezzemolo; frutti come albicocche e banane; cereali come grano saraceno, granturco, miglio, farina d’avena, crusca, frumento integrale, germe di grano;  altri alimenti come il polline, il lievito di birra, la carruba, e la verza. Anche l’avocado e il Tempeh (semi di soia fermentati), sono buone fonti di carnitina.

Per leggere l’abstract dell’articolo cliccare sul seguente link:
http://www.ajcn.org/content/94/3/938.long

Francesca Trinastich