Sonno e Ipercolesterolemia

Una relazione alquanto particolare … dalla ricerca arriva invece la conferma che la quantità e la qualità del nostro sonno possono influenzare i sistemi di trasporto del colesterolo. Questo unito al fatto che la deprivazione di sonno è causa di una attivazione dei meccanismi dell’infiammazione serve a spiegare l’aumentato rischio di eventi cardiovascolari nei soggetti, definiti nottambuli.

Il recente lavoro pubblicato su Scientific Reports evidenzia che perdere il sonno non fa bene per numerosi motivi.

Chi dorme meno ingrassa più facilmente e si apre la strada verso ildiabete, per un impatto negativo della deprivazione di sonno sul metabolismo dei carboidrati e le alterazioni degli ormoni deputati al controllo dell’appetito.

Dormire meno significa anche alterazioni del sistema immunitario e attivazione dell’infiammazione.

Ma non è tutto … un gruppo di ricercatori dell’università di Helsinki ha dimostrato che le ore di sonno perse influenzano anche il metabolismo del colesterolo, sia a livello dell’espressione genica, che dei livelli di lipoproteine circolanti.

Lo studio finlandese, in oggetto, ha dimostrato in particolare che i geni che partecipano alla regolazione del trasporto del colesterolo sono meno attivi nei soggetti sottoposti a deprivazione di sonno, rispetto a chi dorme un numero sufficiente di ore.

I dati di popolazione hanno consentito di scoprire che le persone che dormono poco, hanno livelli più bassi di colesterolo HDL (meglio noto come colesterolo ‘buono’), rispetto a chi dorme a sufficienza.

Questo nuovo riscontro, unito agli altri fattori di rischio, dà una chiave di spiegazione per l’elevato rischio cardiovascolare osservato nei soggetti che dormono poco e contribuiscono alla comprensione dei meccanismi patologici sottesi a questa associazione.

Diventa dunque chiaro ed evidente come a livello di educazione sanitaria, debba emergere l’importanza di una buona qualità e quantità di sonno. La correzione degli stili di vista dovrebbe cioè riguardare non solo l’attività fisica e l’alimentazione ma anche focalizzarsi sul sonno. Bastano poche di sonno perse per evidenziare immediatamente alterazioni nel metabolismo e nelle risposte immunitarie dei soggetti.

Letizia Saturni

Fonte: V Aho et al. Prolonged sleep restriction induces changes in pathways involved in cholesterol metabolism and inflammatory responses