La pasta si sa, è il simbolo della dieta mediterranea… mette allegria, porta compagnia e molto altro ancora…. Ora diventa funzionale!
Più precisamente gli spaghetti (dopo le fragole e molti altri cibi…) diventano matrice alimentare d’elezione per aggiungere spore di batteri lattici del gruppo SFLAB (spore forming lactic acid bacteria). Questa è l’idea alla base elaborata dal Consiglio per la Ricerca e sperimentazione in Agricoltura (CRA) nell’ambito del progetto: Passworld-pasta e salute nel mondo, finanziato in parte dal ministero dello Sviluppo Economico.
Ma c’è di più…. saranno spaghetti più ricchi di vitamine, sostanze antiossidanti e proteine di alta qualità. I ricercatori hanno posto la loro attenzione anche alle materie prime, cioè hanno sviluppato sfarinati ottenuti da grano duro decorticato e macinato con mulino a pietra, integrato con beta glucani di orzo, ricchi di fibra solubile, atti a garantire un effetto prebiotico. A questa miscela di sfarinati sono stati poi aggiunti – per la prima volta nell’industria della pasta – le spore dei batteri sopracitati.
E’ il Presidente del CRA e docente presso la Facoltà di Agraria a Palermo, il Prof. G Alonzo che dichiara: sono lattobacilli che, oltre ad esercitare gli effetti benefici comuni alle specie probiotiche di batteri lattici, rimangono vitali per tutta la vita del prodotto: dalla pastificazione alla cottura, fino al transito gastro-intestinale dopo l’ingestione.
Dalla recente letteratura scientifica sappiamo che numerosi sono gli effetti positivi dei probiotici per la salute: dal rafforzamento del sistema immunitario alla prevenzione del cancro intestinale e anche nella prevenzione o riduzione dei casi di infezioni virali (quale il Rotavirus) o batteriche (quali Enterobatteri).
Inoltre appare evidente che una integrazione nutrizionale di questo tipo possa migliorare i processi digestivi, regolarizzare la funzionalità intestinale e avere anche un effetto ipocolesterolemizzante.
Il progetto, che si chiuderà a novembre 2014, prevede ora la validazione tecnologica dei componenti e degli ingredienti innovativi nonché dei loro effetti benefici, attraverso la sperimentazione su soggetti sani. E’ sicuramente un passaggio essenziale per l’eventuale richiesta di claims nutrizionali e salutistici dei prodotti oltre che valutare l’efficacia funzionale degli alimenti nell’organismo umano, utilizzando markers specifici legati all’insorgenza di malattie cronico-degenerative nonché sul microbiota gastrointestinale dell’uomo.
Prezzo e gusto rimangono invariati, queste le due rassicurazioni fondamentali che vengono dal Prof. Alonzo.
Letizia Saturni
fonte: Sole24Ore – Salute